"La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata
di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli"
(Marcel Proust)

domenica 10 luglio 2011

Una nuova iscrizione greca dal territorio di Tindari

Da Michele Fasolo, "Una nuova iscrizione greca dal territorio di Tindari" in Da Halaesa ad Agathyrnum. Studi in memoria di Giacomo Scibona, Sant'Agata Militello 2011, pp 185-192 :"...vi si legge con sicurezza, nonostante l’erosione parziale che ha insidiato l’ultimo carattere nella sua parte inferiore, il nome proprio al nominativo Drakòn (dal II secolo a.C. al I d.C.)...un antroponimo...quasi per nulla attestato in Italia e raro in Sicilia . Ricorre tuttavia su quattro bolli di tegole (lunghe cm 87/85, larghe cm 56) rinvenute nelle necropoli di Lipari , ritenute dalla Brugnone provenienti da officine siciliane , inoltre uno uguale ancora inedito è stato rinvenuto proprio a Tindari. Potrebbe trattarsi comunque del medesimo individuo, un fabbricante di tegole , la cui area di produzione era ubicata sulla costa nei pressi di Tindari.

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