"La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata
di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli"
(Marcel Proust)

sabato 5 novembre 2011

Domenica 13 Novembre "Caravaggio in Sicilia" fa tappa a Viagrande (Ct)

Domenica 13 Novembre 2011 con inizio alle ore 18.00, si terrà presso il Palazzo Partanna di Viagrande (Ct) la conferenza con proiezioni di Alvise Spadaro "Caravaggio in Sicilia. Il percorso smarrito".
 
Il libro
Questo libro fa luce sul soggiorno siciliano di Caravaggio, periodo mai sufficientemente approfondito, nel quale invece opere spesso frettolosamente e banalmente descritte sulle basi di evidenze figurative che conducono a fraintendimenti ed a contraddizioni. Eppure le opere siciliane svelano la condizione creativa ideale nella quale si è trovato il pittore, ossia quella di non subire suo malgrado condizionamenti determinanti da parte della committenza. Un periodo cioè dove ha potuto esprimere tutto il valore del suo genio in una assoluta libertà creativa che gli ha consentito di produrre tangibili testimonianze della sua cultura e della sua arte. 
Queste condizioni ideali hanno quindi favorito l’altissima qualità delle sue opere, che venivano a confrontarsi in Sicilia con un contesto artistico culturale legato ancora alla cosiddetta «Maniera» e quindi arretrata di quasi un secolo rispetto al resto d’Italia e all’Europa dove la pittura di Caravaggio era già considerata, più che innovativa proprio rivoluzionaria. È importante infatti la lettura dei profondi significati simbolici, già rilevati nelle precedenti opere, e presenti anche in quelle siciliane insieme ad altrettanti inequivocabili riferimenti alla cultura dell’Isola. Caravaggio, condannato per omicidio alla decapitazione, durante il suo soggiorno siciliano era in attesa del perdono da parte del papa e le sue opere, più o meno esplicitamente, alludono alla morte, ma anche ad una resurrezione o “rinascita”. 

Anche il soggiorno siciliano, pur avendo avuto la durata di quasi un anno, è stato sempre sminuito a poco più che una citazione. 
Questo libro è il risultato di ricerche d’archivio e studi durati alcuni anni, con il ritrovamento di documenti inediti che si sono rivelati essenziali per ricostruire questo ultimo periodo della vita di Caravaggio. Ricostruiti i luoghi e l’ambiente culturale nel quale il pittore ha vissuto e operato. Ricostruito il percorso nell’Isola, scoprendo, tra l’altro, un determinante soggiorno a Caltagirone dove Caravaggio sarebbe entrato in relazione con la maggiore autorità ecclesiastica siciliana. 
Questo personaggio, fra’ Bonaventura Secusio, arcivescovo di Messina e già vescovo di Patti, grande diplomatico e consigliere del re Filippo II di Spagna, gli avrebbe garantito, durante il soggiorno siciliano le principali committenze, assieme alla protezione ed alla serenità necessarie per poter eseguire le sue opere. 
Fra’ Bonaventura Secusio era stato Ministro Generale dei Miniori Osservanti francescani e a destinazione francescana sono le principali commissioni ricevute da Caravaggio durante il suo soggiorno siciliano. Soggiorno che, come ha fatto notare l’autore del libro, include cronologicamente il 1609, ossia proprio l’anno in cui si celebra il IV centenario della fondazione dell’Ordine francescano. 
I risultati della ricerca inoltre hanno potuto mettere in luce la figura di Giovanni Battista Lazzari, committente messinese di Caravaggio, citato semplicemente fin ora come “ricco mercante di origine genovese”. I documenti ritrovati ci descrivono invece l’arrivo a Messina di questo aristocratico proveniente da Castelnuovo di Scrivia con la sua famiglia, l’iscrizione alla Mastra Nobile, il ruolo e l’attività svolta nella città dello Stretto. Le coincidenze cronologiche ci hanno permesso di capire finalmente perché Caravaggio, pur avendo ricevuto dal Lazzari la commissione di una pala d’altare raffigurante La Madonna con san Giovanni Battista ed altri santi consegnerà invece una Resurrezione di Lazzaro. 

L'autore
Alvise Spadaro, architetto, ispettore onorario ai beni culturali, storico dell’arte.Oltre che di restauro dei monumenti, si è occupato anche della storia e della scrittura al tempo delle prime dinastie dell’Antico Egitto ed ha scritto numerosi contributi sulla storia e la cultura siciliana.
Ha pubblicato tra l'altro: La Resurrezione di Lazzaro e la famiglia di Giovanni Battista Lazzari, Catania 1995(Premio Nazionale di Letteratura “Castagno dei Cento Cavalli” per la Saggistica 1996); Settecento Calatino, Catania 2000; Le Americane di Ràbbato, Acireale-Roma 2007(con Letizia Spadaro e Carmelo Spadaro); Il mistero del Caravaggio rubato e la sua copia catanese, Acireale-Roma 2010; Le Travestite. Donne nella storia Acireale-Roma 2011.
Per la narrativa: Il bicchiere della baronessa, Acireale-Roma 2002; Le pentole di Praneta, Acireale-Roma 2004; Le Travestite. Donne nella storia Acireale-Roma 2011.
Il 17 dicembre 2010 è stato ospite a Patti dove ha tenuto la Conferenza: "Caravaggio in Sicilia", nell'ambito dell'evento "All'ombra di Caravaggio".

Nessun commento:

Posta un commento