Da Michele Fasolo, "Una nuova iscrizione greca dal territorio di Tindari" in Da Halaesa ad Agathyrnum. Studi in memoria di Giacomo Scibona, Sant'Agata Militello 2011, pp 185-192 :"...vi si legge con sicurezza, nonostante l’erosione parziale che ha insidiato l’ultimo carattere nella sua parte inferiore, il nome proprio al nominativo Drakòn (dal II secolo a.C. al I d.C.)...un antroponimo...quasi per nulla attestato in Italia e raro in Sicilia . Ricorre tuttavia su quattro bolli di tegole (lunghe cm 87/85, larghe cm 56) rinvenute nelle necropoli di Lipari , ritenute dalla Brugnone provenienti da officine siciliane , inoltre uno uguale ancora inedito è stato rinvenuto proprio a Tindari. Potrebbe trattarsi comunque del medesimo individuo, un fabbricante di tegole , la cui area di produzione era ubicata sulla costa nei pressi di Tindari.
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